In
questi giorni di fine giugno la presentazione del nuovo centro della
Fondazione Maria Assunta in Cielo, dedicato ai fratelli Carrara è stata
in primo luogo una festa durante la quale i ragazzi e le famiglie hanno
ricordato con grande affetto e commozione don Renato. Il centro nuovo,
che sorge dietro la sede storica della Fondazione di San Biagio, nella
sua architettura contemporanea vuole essere “un abbraccio” accogliente
per tutti coloro che lo abiteranno e segno di speranza per tutta la
città, aperto alla cura dei più deboli e alla vita. Tutti coloro che
sono passati anche solo per curiosità dal centro hanno espresso
sentimenti di stupore, di meraviglia, di gratitudine.
Il
24 giugno la nuova struttura è stata presentata ai ragazzi e alle
famiglie durante l’annuale festa dell’estate, occasione di incontro e di
bilancio per un anno trascorso insieme. I ragazzi che dalle finestre
ogni giorno sbirciavano il progredire dei lavori, con curiosità e
orgoglio hanno varcato la soglia del nuovo centro: nei loro occhi si
vedeva la felicità. Il 25 giugno il vescovo della nostra città, Mons.
Tardelli, ha celebrato la S. Messa nell’auditorium: durante l’omelia ha
voluto ricordare come quest’opera voluta dal Signore è dimora di Dio,
immagine della Gerusalemme celeste, “luogo dove si cerca di amare, di
volerci bene, di venirci incontro come Dio ci ha insegnato. Dove si
sperimenta l’amore, la dolcezza, la tenerezza, la maternità di Maria.”
Nel pomeriggio sono stati presentati i lavori alle autorità della
provincia e del comune, sottolineando il ruolo fondamentale nella presa
in carico delle problematiche dei ragazzi disabili e delle loro famiglie
che la Fondazione svolge nel territorio. La giornata si è conclusa con
l’apertura del centro a tutta Pistoia: è stata una serata bella e
intensa, dove lo spettacolo di acqua, luci e fuoco ha stupito tutti
nella sua creatività.
Prendendo
a prestito le parole di sua Eccellenza “questa è la casa del Signore,
la casa di Maria, la casa di tutti noi”, possiamo dire che davvero il
nuovo centro è anche la nostra casa per la quale ci siamo commossi nel
vederla portata a termine e nella quale racchiudiamo un pezzo del nostro
cuore, della nostra vita. Luogo di gioia, luogo di pace e di speranza
nel Signore.
IRENE GINANNI
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