giovedì 9 luglio 2015

“LUCE DELLA CITTA'”, IL NUOVO CENTRO PER RAGAZZI DISABILI DELLA FONDAZIONE MARIA ASSUNTA IN CIELO

Mi ricordo di quando don Renato Gargini iniziò a parlare del centro nuovo che doveva essere costruito per i ragazzi. Le sue idee avevano sempre il sapore di un’intuizione improvvisa e di una necessità improrogabile. Era necessario un centro più grande, all’avanguardia, un centro che sapesse essere punto di riferimento per i suoi piccoli, i suoi ragazzi, le loro famiglie. Avrebbe dovuto essere il meglio della ricerca scientifica riabilitativa e, insieme, della bellezza. Don Renato sapeva vedere avanti, oltre le difficoltà, avendo nel cuore orizzonti sempre più nuovi e più belli.
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In questi giorni di fine giugno la presentazione del nuovo centro della Fondazione Maria Assunta in Cielo, dedicato ai fratelli Carrara è stata in primo luogo una festa durante la quale i ragazzi e le famiglie hanno ricordato con grande affetto e commozione don Renato. Il centro nuovo, che sorge dietro la sede storica della Fondazione di San Biagio, nella sua architettura contemporanea vuole essere “un abbraccio” accogliente per tutti coloro che lo abiteranno e segno di speranza per tutta la città, aperto alla cura dei più deboli e alla vita. Tutti coloro che sono passati anche solo per curiosità dal centro hanno espresso sentimenti di stupore, di meraviglia, di gratitudine.
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Il 24 giugno la nuova struttura è stata presentata ai ragazzi e alle famiglie durante l’annuale festa dell’estate, occasione di incontro e di bilancio per un anno trascorso insieme. I ragazzi che dalle finestre ogni giorno sbirciavano il progredire dei lavori, con curiosità e orgoglio hanno varcato la soglia del nuovo centro: nei loro occhi si vedeva la felicità. Il 25 giugno il vescovo della nostra città, Mons. Tardelli, ha celebrato la S. Messa nell’auditorium: durante l’omelia ha voluto ricordare come quest’opera voluta dal Signore è dimora di Dio, immagine della Gerusalemme celeste, “luogo dove si cerca di amare, di volerci bene, di venirci incontro come Dio ci ha insegnato. Dove si sperimenta l’amore, la dolcezza, la tenerezza, la maternità di Maria.” Nel pomeriggio sono stati presentati i lavori alle autorità della provincia e del comune, sottolineando il ruolo fondamentale nella presa in carico delle problematiche dei ragazzi disabili e delle loro famiglie che la Fondazione svolge nel territorio. La giornata si è conclusa con l’apertura del centro a tutta Pistoia: è stata una serata bella e intensa, dove lo spettacolo di acqua, luci e fuoco ha stupito tutti nella sua creatività.
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Prendendo a prestito le parole di sua Eccellenza “questa è la casa del Signore, la casa di Maria, la casa di tutti noi”, possiamo dire che davvero il nuovo centro è anche la nostra casa per la quale ci siamo commossi nel vederla portata a termine e nella quale racchiudiamo un pezzo del nostro cuore, della nostra vita. Luogo di gioia, luogo di pace e di speranza nel Signore.


IRENE GINANNI

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