l'inizio dell'anno non ci ha risparmiato fatiche e dolorose lacerazioni, eppure la festa con i ragazzi e la solidarietà della maggior parte della città sono segni luminosi di speranza. Offriamo al Signore questi momenti così complicati e penosi, consapevoli che in questa prova ci raggiungono consolazioni speciali come la prossima beatificazione di Giovanni Paolo II!
Domenica scorsa il Papa lo ha ricordato al mondo intero:
"Cari fratelli e sorelle, come sapete, il 1° maggio prossimo avrò la gioia di proclamare Beato il Venerabile Papa Giovanni Paolo II, mio amato predecessore. La data scelta è molto significativa: sarà infatti la II Domenica di Pasqua, che egli stesso intitolò alla Divina Misericordia, e nella cui vigilia terminò la sua vita terrena. Quanti lo hanno conosciuto, quanti lo hanno stimato e amato, non potranno non gioire con la Chiesa per questo evento. Siamo felici!"
Sabato prossimo, 22 gennaio, alle ore 17.30, ci incontreremo nella Cappellina del Centro di San Biagio per meditare e ricordare la figura di questo Grande Papa!
Mi piace segnalare le parole indirizzate ai disabili durante l'udienza del Giubileo del 2000. Come non ricordare anche la nostra presenza, la fondazione del centro di Barile e della televisione, a lui intitolati. Oggi tutto questo suona strano, perchè i cantieri del nuovo centro sono ormai fermi da mesi. Ma, forse, proprio per questo, le sue parole ci devono incoraggiare e dare nuovo slancio:
"La Chiesa, amava dire il mio venerato predecessore Paolo VI, è "un amore che cerca". Come vorrei che vi sentiste tutti accolti e stretti da questo suo amore! Anzitutto voi, care famiglie: quelle che hanno figli portatori di disabilità e quelle che ne condividono l'esperienza. A voi ripeto quest'oggi che vi sono vicino. Grazie per la testimonianza che rendete con la fedeltà, la fortezza e la pazienza del vostro amore.
Oltre alle famiglie in senso proprio, vorrei ricordare quelle comunità e associazioni in cui le persone segnate dalle più diverse difficoltà trovano un ambiente adatto per sviluppare le proprie potenzialità. Che dono prezioso della Provvidenza sono, ad esempio, le "case-famiglia", dove trovano calda e generosa accoglienza persone un tempo abbandonate a se stesse! Quanto mai benemerite sono poi le varie realtà associative in cui, in spirito di generosa condivisione, i limiti non sono ostacolo, ma incentivo a crescere insieme. E che dire dei volontari che affiancano fratelli e sorelle bisognosi? Voi, carissimi, siete un popolo di testimoni della speranza, che silenziosamente, ma efficacemente, contribuite a costruire un mondo più libero e fraterno.
4. La parola del Signore illumina questo cammino di solidarietà. (..) Nel Regno di Dio - ci ricorda Cristo - si vive una felicità "controcorrente", non basata sul successo e sul benessere, ma che trova la sua ragione profonda nel mistero della Croce. Dio si è fatto uomo per amore; ha voluto condividere fino in fondo la nostra condizione, scegliendo di essere, in un certo senso, "disabile" per arricchirci con questa sua povertà (cfr Fil 2,6-8; 2 Cor 8,9).
Il riferimento alla sofferenza e alla Passione di Cristo non possono che ricordarci le sue ultime parole e i suoi ultimi mesi di vita. Per terminare, quindi, vi lascio con il suo ultimo Angelus, che nemmeno riuscì a pronunciare..
Domenica, 20 marzo 2005
Riportiamo di seguito le parole del Papa prima della recita della preghiera mariana, lette dal Sostituto della Segreteria di Stato, l’Arcivescovo Leonardo Sandri:
Carissimi Fratelli e Sorelle!
1. Con grande gioia vi saluto, al termine della solenne celebrazione della Domenica delle Palme, e ringrazio il Cardinale Camillo Ruini che, a mio nome, l’ha presieduta.
Vent’anni or sono, proprio in questa Piazza, ebbero inizio le Giornate Mondiali della Gioventù. Per questo oggi mi rivolgo in modo speciale ai giovani. A voi, carissimi, che siete qui presenti, e a quelli di tutto il mondo.
(...) Voi oggi adorate la Croce di Cristo, che portate in tutto il mondo, perché avete creduto all’amore di Dio, rivelatosi pienamente in Cristo crocifisso.
3. Carissimi giovani! Sempre più mi rendo conto di quanto sia stato provvidenziale e profetico che proprio questo giorno, la Domenica delle Palme e della Passione del Signore, sia diventato la vostra Giornata. Questa festa contiene una grazia speciale, quella della gioia unita alla Croce, che riassume in sé il mistero cristiano.
Oggi vi dico: continuate senza stancarvi il cammino intrapreso per essere dovunque testimoni della Croce gloriosa di Cristo. Non abbiate paura! La gioia del Signore, crocifisso e risorto, sia la vostra forza, e Maria Santissima sia sempre al vostro fianco.
Giovanni Paolo II